Erasmus+: job shadowing, il programma “Ospitare a scuola”

Pubblicato: 14 aprile 2025

ALLA COMUNITÀ EDUCATIVA 

Il Liceo Leonardo da Vinci di Terracina ha come mission garantire il successo formativo di tutti gli alunni, favorendone la maturazione, la crescita umana, lo sviluppo delle potenzialità e delle competenze sociali e civiche in un sentimento di appartenenza all’Europa.

In quest’ottica si inserisce l’impegno di internazionalizzazione che il nostro istituto, in questi ultimi anni, sta portando avanti con determinazione attraverso scelte strategiche mirate, con lo scopo di: migliorare le competenze linguistiche, ampliare gli orizzonti culturali, promuovere competenze di cittadinanza in una dimensione europea, valorizzare e promuovere la classicità.

Tra le azioni ricordiamo il progetto Erasmus di scavo archeologico, che si è svolto a settembre 2024, presso il sito di Kastrì Pandosìa in Epiro (Grecia), al quale ha partecipato un gruppo di alunni del Liceo classico. 

Inoltre, nel corrente anno scolastico, è stata avviata l’azione formativa di job shadowing rivolta al personale docente, ospitando la prof.ssa Sophie Rouillon, docente di francese e lingue classiche presso il Liceo Thomas Corneille di Rouen (Normandia - Francia), con un focus specifico sulle discipline di Latino e Greco, apprese, nel nostro Liceo, anche col metodo induttivo-contestuale

Tra le sue numerose opportunità, Erasmus+ offre infatti al personale scolastico, docente e non docente, la possibilità di mobilità per l'apprendimento, con l’obiettivo di migliorare le competenze linguistiche, il lifelong learning (LLL) e, per i docenti, anche la qualità dell’insegnamento. In questo ricco programma rientra dunque il job shadowing, che consiste in periodi di affiancamento presso scuole o enti competenti, in materia di istruzione scolastica, situati in uno dei Paesi aderenti al Programma.  Durante un intervallo, variabile da 2 a 60 giorni, i partecipanti hanno l’opportunità di osservare le modalità di lavoro, acquisire nuove strategie di insegnamento, valutazione e organizzazione scolastica. Insomma, i docenti “vanno a scuola in Europa”, attraverso un viaggio di arricchimento personale e professionale.

La prof.ssa Sophie Rouillon, accolta dalle proff.sse Luciana Sanguigni, Marta Minà e Daniela Buonomo, che ha preso a suo tempo contatti con l’insegnante francese, ha visitato i locali dell’Istituto, le importanti strutture, alcune di recente costruzione, grazie ai fondi del PNRR, che contribuiscono alla valorizzazione della scuola nel territorio sud-pontino.

Nelle due settimane di osservazione, la docente ha avuto la possibilità di assistere a lezioni di Latino e Greco, manifestando grande interesse ed apprezzando i metodi didattici applicati dai docenti dei Dipartimenti di Lettere Moderne e Lettere Classiche del nostro Istituto:  grammaticale-traduttivo metodo Ørberg.

Il metodo grammaticale-traduttivo  è divenuto predominante in Europa dal 1840 ca. ed è attualmente il metodo più diffuso con cui si insegnano le lingue classiche nelle scuole del secondo ciclo e nelle università, e consiste nell’insegnamento della grammatica e del testo letterario attraverso la studio della morfosintassi e la traduzione di brani. Il metodo Ørberg, o metodo natura, è una metodologia di tipo induttivo-contestuale, per l’insegnamento delle lingue classiche, basata su strategie che tentano di riprodurre l'apprendimento naturale. Le lingue antiche vengono così apprese unificando la semantica e la morfologia, come avviene per i parlanti madrelingua nelle lingue cosiddette vive.

Si è trattata di una vera e propria full immersion, con lezioni anche di Storia dell’arte.  La collega francese ha osservato con attenzione le lezioni, partecipando attivamente ai momenti di scambio metodologico e dimostrando una viva curiosità per l’approccio didattico adottato, in particolare per l’utilizzo del succitato metodo Ørberg.

Particolarmente apprezzato da parte della docente è stato anche il livello di preparazione e di partecipazione degli studenti, giudicati capaci, attenti e motivati. L’interazione con i colleghi è stata altrettanto proficua: si è instaurato un dialogo costruttivo e cordiale, che ha favorito un confronto metodologico approfondito e lo scambio di buone pratiche, ma si è avuta anche la possibilità di confrontarsi sull’organizzazione dei sistemi scolastici italiano e francese.

Dotata di grande discrezione e di notevole spirito di osservazione, l'insegnante francofona ha saputo cogliere con sensibilità le dinamiche scolastiche, valorizzandone gli aspetti più significativi. La settimana si è rivelata intensa e ricca di stimoli e ha offerto a tutti i partecipanti un’occasione preziosa di crescita professionale e culturale. 

L’esperienza, senza dubbio positiva, lascia intravedere la possibilità di future collaborazioni e nuovi contatti, in un’ottica di apertura internazionale e di arricchimento reciproco.

Si ringraziano il Dirigente Scolastico, prof. Sergio Arizzi, il Dipartimento di Lettere Classiche, guidato dalla prof.ssa Coccoluto, anche per il contributo dato nella realizzazione del presente articolo, e il Dipartimento di Lettere moderne, coordinato dai proff. Altamura e D'Urso, nonché tutto il personale scolastico intervenuto a vario titolo.

Un affettuoso saluto a Sophie, di cui ricorderemo il sorriso e l’entusiasmo, con l’augurio che porterà con sé un piacevole ricordo dell’ospitalità del Liceo “Leonardo Da Vinci” di Terracina al Liceo “Thomas Corneille” di Rouen.

La Funzione Strumentale per il  Coordinamento dei Progetti Comunitari

Prof.ssa L.S.