Messaggio d'auguri pasquali del D.S. - a.d. MMXXV

Pubblicato: 16 aprile 2025

ALLA COMUNITÀ EDUCATIVA 

“Invano il sognatore rovista nei suoi vecchi sogni, come fra la cenere, cercandovi una piccola scintilla per soffiarci sopra e riscaldare con il fuoco rinnovato il proprio cuore freddo, e far risorgere ciò che prima gli era così caro, che commuoveva la sua anima, che gli faceva ribollire il sangue, da strappargli le lacrime dagli occhi, così ingannandolo meravigliosamente.”

Fëdor Michajlovič Dostoevskij

Cari membri della nostra comunità educativa, in questo tempo pasquale – quel periodo in cui il silenzio dell’inverno si dissolve, lasciando spazio a un vento di rinascita – vi invito ancora ad un momento di riflessione profonda. Come in un romanzo in cui i personaggi, nel tentativo di trovare sé stessi, si perdono tra vecchi ricordi e nuove speranze, così noi siamo chiamati a risvegliare quel fuoco interiore che, seppur sepolto nel grigiore dei giorni passati, può ancora illuminare il nostro cammino verso il futuro.

Lungo le strade della nostra formazione, abbiamo imparato che l’educazione non è soltanto un mezzo per trasmettere nozioni, bensì un gesto di ribellione contro la trivialità del quotidiano nonché la scintilla che trasforma l’ordinario in straordinario. Nel nostro Liceo di Terracina, quest'idea ha preso forma in spazi che non sono più semplici aule, ma laboratori di idee e di confronto: laboratori dove il pensiero critico si innalza contro il peso delle vecchie consuetudini, dove progetti sul territorio, osservazioni astronomiche ed incontri dialogici richiamano le radici della nostra identità e le sfide del domani.

«Il coraggio non è l’assenza di paura, ma il trionfo su di essa», asseriva il grande leader Nelson Mandela – parole che non solo ci spronano a combattere l’apatia, ma ricordano che la forza di mutare la realtà nasce dalla consapevolezza dei nostri limiti e dalla capacità di gestione degli stessi. Questa celebre frase innerva quella più nota sull’educazione quale 'arma migliore per cambiare il mondo'. Tali osservazioni evocano un processo di educazione che trasforma, un'azione culturale che non si accontenta mai della mediocrità, offrendo alla persona nuovi paradigmi di libertà, dignità e partecipazione attiva.

Vi chiedo, dunque, rivolgendomi soprattutto ai giovani, di non lasciarvi sedurre dalla dolce illusione o dal racconto onirico del passato – quella nostalgia di tempi ormai lontani che, seppur seducente, rischia di congelare il nostro spirito o di annichilirlo, creando un senso di impotenza nel presente. Abbracciate, invece, la consapevolezza che ogni nuova idea, ogni piccolo gesto di impegno e ogni sogno di cambiamento, per quanto bizzarro, siano la linfa vitale per un futuro autentico, che faccia dell’istruzione un percorso trasformativo, teso a forgiare l’individuo e la società nonché a stimolarlo al rinnovamento, nella convinzione che, secondo quanto suggeriva Frida Kahlo, «la rivoluzione è l’armonia della forma e del colore».

Che questa Pasqua vi doni assieme alla luce la consapevolezza che la metamorfosi è nell’aria, pronta a scuotere ogni angolo della nostra esistenza, a riscaldare i cuori più freddi e a dare vita ad un mondo in cui la cultura e l’educazione, come in un deciso atto di ribellione, diventino la vera forza che irraggia il nostro domani. In questa prospettiva, non sarà un caso che quest'anno la Pasqua di Resurrezione torni a ricorrere a ridosso del 25 aprile, data in cui si celebra la luce della Libertà che ha squarciato, ottanta anni or sono, il buio regime nazifascista, irradiando il cammino del nostro popolo.

Con stima e rinnovato desiderio di cangiare in meglio,

il Vs. Dirigente

Prof. Sergio Arizzi