Viaggio della memoria: direzione auschwitz-birkenau

viaggio della memoria

Tipologia

Progetti di integrazione

Anno

2022-2023

Stato

Presentato

Inizio

2023-04-18

Fine

2023-04-21

Obiettivi

Avvicinarsi al campo di concentramento di auschwitz, attraversando un paesaggio di piccole cittadine alternato a boschi di betulle, non fa pensare né capire come un luogo di sterminio di milioni di ebrei sia potuto sorgere in uno spazio, a prima vista, poco rilevante. Improvvisamente lo sguardo si ferma su uno snodo ferroviario di notevole estensione che stride con le dimensioni della cittadina di Oświęcim.

La spiegazione è evidente!

Una rappresentanza di 15 studenti del nostro Liceo è arrivata al campo per incontrare il capo dello stato Sergio Mattarella in visita in Polonia.

Il 18 aprile anche il cielo di auschwitz, sgombro di nubi e accarezzato da un tiepido sole, ha accolto la nostra delegazione. L’incontro è avvenuto in una magica atmosfera di irreale silenzio, interrotto a tratti da un vento carico di ‘voci’, quelle che ritornano dall’inferno, per ricordare che la ‘barbarie’, l’’odio’, l’’intolleranza’, i ‘pregiudizi’ si possono contrastare con l’impegno ad essere ‘costruttori di pace’.

La trepidazione dell’attesa ha rafforzato la consapevolezza della straordinaria opportunità per gli studenti e i docenti italiani di dialogare, seppure in un tempo breve ma intenso, con il nostro presidente Mattarella.

Dopo aver salutato le sorelle Tatiana e Andra Bucci, sopravvissute alla ashoah, il presidente ha espresso parole di gioia nel vedere gli studenti italiani ad Auschwitz, luogo simbolo dell’orrore, della violenza, dell’odio del nazifascismo.

Nel blocco 4, dove è conservata la teca con i capelli e le tracce umane, la nostra studentessa Carolina Martino ha posto una domanda alle sorelle Bucci affiancate dal presidente che, dopo l’invito di Andra a ‘parlare’, ‘dialogare’, ‘studiare’, è intervenuto ribadendo, con parole chiare e pacate, di non dimenticare che dietro i capelli, l’abbigliamento dei bambini, le scarpe, le valigie, gli occhiali ci sono le vite delle persone, le loro storie di cui moltissime cadute nell’oblio.

Una giornata ‘particolare’ quella vissuta il 18 aprile, una giornata che ha aperto ‘varchi’ nelle menti e nel cuore dei nostri ragazzi, che li ha fatti sentire protagonisti di una lezione di vita che costituisce, oggi, un ulteriore tassello di quel bagaglio di conoscenze grazie alle quali i giovani potranno attraversare il mondo, guardando al passato con la consapevolezza che ‘la memoria vince’ sulla ‘macchina disumana’ dell’odio e dell’oblio. Con queste parole il presidente Mattarella, all’uscita dal Blocco 4 del campo di auschwitz, ha salutato i nostri ragazzi, con cui si è affettuosamente intrattenuto ancora pochi istanti, ringraziandoli di essere lì ed esprimendo la fiducia che il vento ‘buono’ di quel tiepido pomeriggio di aprile riuscirà, nel tempo breve e lungo, a continuare a muovere pensieri, idee, sentimenti, perché anche su questi si costruisce quella memoria che alimenta la speranza che il novecento non sia dimenticato, come le sorelle Bucci ci hanno ricordato nei giorni trascorsi insieme.

Abbiamo salutato il presidente, le sorelle bucci e noemi di segni, presidente dell’unione delle comunità ebraiche italiane,all’ingresso del campo, mentre ciascuno di noi rileggeva: ‘arbeit macht frei’…per non dimenticare.

Prof.sse: Maura Talone e Laura De Risi

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